Il nuovo Dpcm è stato firmato da Giuseppe Conte ed ora restiamo in attesa dell’imminente pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. Le misure in esso previste avranno valenza da venerdì 6 novembre (inizialmente previsto giovedì 5) fino a giovedì 3 dicembre. Sulla base del provvedimento le Regioni vengono divise in tre zone: rossa, arancione e verde, in considerazione del grado di rischio determinato sulla base di alcuni fattori tra I quali la situazione dei contagi, lo stato delle strutture ospedaliere, l’indice Rt e altri 21 criteri. Ogni zona avrà misure restrittive proprie. La suddivisione, verrà resa nota entro le prossime ore.
Da una prima lettura del testo (bozza) del Dpcm, si segnala che su tutto il territorio nazionale scatterà un coprifuoco generalizzato mentre saranno applicabili disposizioni più restrittive nelle zone a rischio crescente fino ad arrivare ad una sorta di mini-lockdown nelle zone rosse.

“Dalle ore 22.00 alle ore 5.00 quindi, su tutto il territorio nazionale, sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È in ogni caso fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche, per tutto l’arco della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi .”;

In considerazione dei fattori presi a parametro per la determinazione del grado di rischio nella zona rossa dovrebbero essere comprese:
•Lombardia,
•Piemonte,
•Calabria,
•Alto Adige,
•Valle d’Aosta,

con l’applicazione dei seguenti provvedimenti restrittivi:
a) è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. Sono comunque consentiti gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza nei limiti n cui la stessa è consentita. È consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza;
b) è vietato ogni spostamento con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale comune.
c) sono sospese le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), ad esclusione delle mense e del catering continuativo su base contrattuale a condizione che vengano rispettai i protocolli o le linee guida diretti a prevenire o contenere il contagio. Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché fino alle ore 22,00 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. Restano comunque aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande siti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situate lungo le autostrade, negli ospedali e negli aeroporti, con obbligo di assicurare in ogni caso il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro»”

Per approfondimenti restiamo in attesa della pubblicazione del Dpcm in Gazzetta Ufficiale e delle conseguenti ordinanze per zona di rischio.